domenica 30 ottobre 2011

Dìa de los muertos, 
mi cogli ogni anno impreparata.

Lentamente muore

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle "i" piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli
chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di
respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

I Hate Sundays.

E le domeniche in famiglia.
Perché, quando realizzi 
che la TUA famiglia, 
o quella che almeno 
pensavi fosse tale, 
non c'è più 
(o forse non c'è mai stata?)
è sparita,
frantumata,
disgregata.
Allora le domeniche 
diventano la cosa
più intollerabile,
un buco nero 
che ti divora
fino a lunedì mattina.
E non aspetti 
nient'altro che veder
sorgere un nuovo giorno
che ti impegni i pensieri.



Sono carente ultimamente. 
Su tutti i fronti.


Sono carente di
vitamine
capelli
autostima
emozioni
affetto
rispetto verso me stessa
e verso gli altri
buonumore
buona forma fisica
sesso
empatia
dignità
concentrazione
buoni propositi
spinta
produttività
interesse
pazienza
sollievo
lacrime
sangue.









sabato 29 ottobre 2011

Sei un genio del male, veramente.
Anzi, come dice il saggio, sei un dritto.
Continua pure così.
Maledetto iPhone.

Giving Up On Me

E' proprio quando pensi che tutto è passato,
che forse hai smesso di piangere ogni mattina
appena ti svegli,
che forse hai cominciato a costruire
lentamente la tua individualità.
E' esattamente in questo momento
che alla fine cedi.
Cedi sotto il peso delle aspettative degli altri.
Cedi sotto il peso della tua scarsa autostima.
Semplicemente cedi.
E ti chiedi che senso abbia tutto questo.

mercoledì 26 ottobre 2011

Le Coppie

Le coppie si fanno i regali, festeggiano un mese, sei mesi e poi gli anni a cena al Pigneto e poi tornano a casa che al Fish'n'Chips oltretutto c'è fila. In macchina cala il silenzio, lei è scocciata e si guarda allo specchio. Lui fa finta di niente alza la musica e guida da brillo. Ma non li fermano quasi mai. Anche i vigili più stronzi non li fermano quasi mai.

Le coppie escono insieme e vanno ai concerti tenendosi strette: lui le ha fatto conoscere il gruppo ed essendo più alto l'abbraccia da dietro. Lei scherza sul fatto che in fondo il tipo che canta è piùttosto carino. Lui la ignora e per altri motivi più tardi s'incazza. Ma non si lasciano quasi mai. Non arrivano al punto di rottura quasi mai.

La statistica afferma che spesso chi dà il primo bacio nel seguito del primo amplesso sarà quello che ne uscirà male.

Le coppie si dicono basta e sui social network non sono più amici. Lei comunque sostiene che lui abbia fatto di tutto per farsi lasciare. Dopo mesi lo incontra a una festa e guarda di striscio se l'altra è più fica. Si dicono non rimaniamo estranei o nemici. Ma non ci riescono quasi mai. Neanche i meglio intenzionati ce la fanno quasi mai.

La statistica afferma che spesso il primo a staccarsi dal primo dei baci è lo stesso che alla fine dirà di troncare.

domenica 23 ottobre 2011

Isn't it ironic?

Da oggi sono trascorsi cinque anni
e la nostra casa si può vendere.
Sono stati cinque anni intensi
teneri, terribili e a tratti tragicomici. 
In fondo cinque anni di condivisione
sono pur sempre cinque anni.
Per non parlare degli altri sei.
Insomma, non ti sembra
piuttosto ironico che tutto finisca
nel momento stesso in cui è cominciato? 
Se fossi fatalista potrei dire che 
il destino di questa convivenza 
era già segnato sul nascere.
Ma non lo sono.
Credo invece che tutto ciò 
che pensiamo e che facciamo
porti delle conseguenze.
Però, dai, non è ironico?

sabato 15 ottobre 2011

Good Woman

I want to be a good woman
And I want, for you to be a good man
This is why I will be leaving
And this is why, I can't see you no more
I will miss your heart so tender
And I will love
This love forever.

mercoledì 12 ottobre 2011

domenica 9 ottobre 2011

CSI - Linea Gotica - "E ti vengo a cercare"

Dovrei cambiare l'oggetto dei miei desideri
non accontentarmi di piccole gioie quotidiane
fare come un eremita
che rinuncia a sé.




I Hate Sundays.

E' stupido investire
qualcosa su una persona
che conosci poco
e di cui non conosci nemmeno
l'opinione o l'idea che
si è fatto di te.
E soprattutto che non sai
nemmeno se rivedrai.
E' stupido.
E' infantile.
E'superficiale e rischioso
anche solo fantasticare.
Almeno per me.
Solo il mio disperato bisogno
di piacere agli altri,
di contatto umano,
poteva portarmi
a considerarti come
il mio pensiero felice.
Mi sento decisamente
patetica, perchè non
sono in grado di
apprezzarmi da sola.
Take me out tonight
Where there's music and there's people
And they're young and alive
Driving in your car
I never never want to go home
Because I haven't got one
Anymore.

sabato 8 ottobre 2011

OK Go - "Maybe, This Time"

So listen, I'm not trying to prove anything at all here,
but don't you think that maybe, this time, you were wrong?



Non trattengo più nulla.

martedì 4 ottobre 2011

Lentamente tra una pagina e l'altra di un libro qualunque
ingannavo l'attesa già settembre poche voci distanti e
un autunno distratto al di là dei vetri
quasi speravo che non arrivassi più
quasi credevo che non mi mancassi eppure stavo aspettando
Distrarsi sembrava piuttosto facile
credevo di sopportare la tua indifferenza
cercando pretesti e rimedi inutili
eri tu quel tasto dolente eri tu autunno dolciastro eri tu
Freddamente valutavo i miei limiti
i gesti avventati le frequenti rinunce
era tardi mi bruciavano gli occhi fissavo il soffitto
il mio letto disfatto
quasi speravo che non arrivassi più
quasi credevo che non mi mancassi eppure stavo aspettando
Distrarsi sembrava piuttosto facile
credevo di sopportare la tua indifferenza
cercando pretesti e rimedi inutili
eri tu quel tasto dolente eri tu autunno dolciastro eri tu
eri tu quel tasto dolente eri tu autunno dolciastro eri tu
Autunno dolciastro.

domenica 2 ottobre 2011

Neverending headache.

Se prima potevo
avere qualche
dubbio,
adesso non ne ho
assolutamente più.

Sarai il mio
cazzo di
mal di testa
per tutta la
mia cazzo di
vita.