Vuoi sul serio che io scoperchi questo stramaledetto vaso di Pandora?
Ecco cos'ho scritto in una pagina che conservo da allora nella mia agenda:
16/11/2005 - h. 1:34
"Io non so più cosa pensare...della mia vita, delle persone che mi stanno intorno, con cui tento disperatamente di creare legami. Sono qui, in una casa vuota, sola, con la lampadina del bagno fulminata e un tubo che perde. Una casa svuotata di un terzo... Ma un terzo di che poi?
Un terzo di cuore, di vita.
I rapporti cambiano, si evolvono, maturano o regrediscono e poi scompaiono... senza lasciare traccia del loro passaggio... solo un grande vuoto.
Sssì... "Enjoy yourself tonight". Proprio quello che sto facendo io.
E quelli che credi, ne sei convinto con tutto te stesso, non finiscano mai... sono proprio questi legami i primi a sciogliersi, disgregarsi, sfaldarsi totalmente e irrimediabilmente.
Ma perchè? Così per gioco, per destino, per qualche strana e inevitabile coincidenza... La vedo così.
Tutto succede per caso...per quanto mi ostini disperatamente a cercarne i motivi nelle più remote e recondite ipotesi. La verità è che tutto accade così. Le cose succedono così. Le persone sono fatte così, che ci vuoi fare? La vita va così, il mondo è così. Tutto è così.
Non riesco a piegarmi di fronte a questa verità: io non sono così, cazzo.
Io penso, io decido, io scelgo, io vado, io faccio e io dico. Non può essere in questo modo.
Ma dove cazzo le mettiamo le responsabilità che ogni singolo individuo deve prendersi ogni volta che fa qualcosa o va in qualche posto? Non credo di essere una martire, è solo il modo più naturale per vivere...prendersi le responsabilità delle proprie azioni.
Eravamo tanto, e adesso cosa siamo?"
Ecco. Penso di aver diffuso tutti i mali del modo ora.