mercoledì 30 luglio 2008

13 giugno 2008

All’improvviso ci siamo sentiti vicini,
finalmente sollevati nell’esserlo.
Ed è stato come parlarsi
per la prima volta,
trovarsi così imbarazzati.
Abbiamo avuto paura
mentre ci mettevamo a nudo,
talmente ansiosi nel conoscere il giudizio dell’altro.
Noi che abbiamo condiviso tutto
in otto anni,
avevamo timore come bambini.
Perché ci sono stati momenti buoni
e momenti meno buoni.
Perché abbiamo sepolto per così tanto
la nostra autentica essenza
per lasciare il posto
allo scorrere delle settimane
dei mesi
degli anni.
Perché ci siamo fatti sottrarre l’intimità
del ritrovarsi insieme
dagli oggetti
dagli appuntamenti
dal lavoro.
Dalla sopravvivenza.
Ma ancora ci siamo sentiti vicini.
E tanto basta.
Mi trovo imbarazzato
sorpreso
ferito
per una irata sensazione di peggioramento
di cui non so parlare
né so fare domande..

martedì 29 luglio 2008

Nei Pomeriggi Afosi

Mai nessuno era parso così triste.
Amara e nera, a metà strada, nelle tenebre, nel raggio che portava dal sole all'abisso, forse si formò una lacrima; una lacrima cadde; le acque ondeggiarono, la accolsero e si richiusero quietamente.
Mai nessuno era parso così triste.

martedì 22 luglio 2008

Fumo. Sempre troppo in effetti.
L'esterno mi graffia la pelle.
Non c'è reazione alcuna, solo pigrizia e immobilità.
C'è qualcosa di ironico in tutto questo..

venerdì 4 luglio 2008

26 Agosto 2007

Mi sono sentita sola.
Bizzarro. Eppure è così.
Mi sono seduta ho dato un’occhiata in giro, solo persone con cui condivido la maggior parte della mia settimana..
Potrei dire di essermi estraniata consapevolmente ma non ne ho la certezza.
Ho bevuto, poco, solo un cicchetto di Montenegro, ma tanto basta.
Ho fumato tre sigarette.
Sono rimasta lì per un’ora, seduta in piedi di nuovo seduta. Ho parlato poco.
Pian piano ho sentito quella sensazione che attanaglia la bocca dello stomaco.
Panico.
Avevo percezione soltanto di me stessa, del mio corpo.
Per un attimo mi ha sfiorato anche una scintilla di vergogna per essere lì, stupida e sola.
Ho cominciato a respirare affannosamente, fingendo indifferenza ho sistemato la gonna, mi sono guardata i piedi e poi le unghie della mano sinistra e ho continuato a respirare.
Non ce l’ho più fatta, sono scappata biascicando una qualche spiegazione al primo viso che ho incontrato.
Non potevo restare, l’ansia mi stava uccidendo.
Mi sono incamminata velocemente verso l’uscita, ponendo distrattamente lo sguardo sulla bancarella di due indiani, per sembrare il più naturale possibile.
Ho infilato le chiavi
ho acceso il motore
me ne sono andata.
Mentre guidavo ho pianto.
Fino a casa.
Ho perso il controllo.

giovedì 3 luglio 2008

Cat Power 1 Luglio Ferrara





Last time I saw you, you were on stage

Your hair was wild, your eyes were red

And you were in a rage

You were swinging your guitar around

Cause they wanted to hear that sound

But you didn't want to play

And I don't blame you ...