domenica 22 dicembre 2013

No, non credo di essere paranoica.
O almeno non così tanto.
Questo è stato l'anno delle grandi esclusioni:
cene a cui non sono stata invitata, 
caffè che non ho preso,
cari amici che ho perso, 
inviti a frequentarsi che non sono 
mai stati colti, 
colleghi che mi hanno snobbato.
Ma se è vero che ognuno
raccoglie ciò che ha seminato,
mi chiedo cosa mai posso
aver fatto io di così terribile
da raccogliere tutto questo.

lunedì 16 dicembre 2013

Monday Bloody Monday

Sai, sei un po' come quell'offerta di lavoro che non hai cercato, ma che ti è capitata per caso, a cui cominci a pensare, un po' timorosamente perchè non ti sembra vero, in termini realistici.
Finchè non arrivi a sperarci con tutte le tue forze, come se  fosse la svolta della tua vita, finalmente qualcosa di bello, qualcosa che comincia a funzionare. 
Fila tutto così liscio che no, non puoi essere così fortunato, è come vincere alla lotteria. 
Sì, tu! Sta succedendo proprio a te!
E allora non ne puoi più di quello che hai in questo momento, diventa tutto così pesante che proprio non hai idea di quanto tempo potrai durare in queste condizioni.
Ormai la tua speranza si è così ingigantita che...bam! 
E il palloncino esplode in una prevedibile e  cocente delusione.
Ecco, la somiglianza è a dir poco perfetta.


domenica 3 novembre 2013

Rivedo le tue lettere d’amore
illuminata adesso da un distacco,
senza quasi rancore.
L’illusione era forte a sostenerci,
ci reggevamo entrambi negli abbracci,
pregando che durassero gli intenti.
Ci promettemmo il sempre degli amanti,
certi nei nostri spiriti divini.
E hai potuto lasciarmi,
e hai potuto intuire un’altra luce
che seguitasse dopo le mie spalle.
Mi hai resuscitato dalle scarse origini
con richiami di musica divina,
mi hai resa divergenza di dolore,
spazio, per la tua vita di ricerca
per abitarmi il tempo di un errore.
E mi hai lasciato solo le tue lettere,
onde io le ribevessi nella tua assenza.

venerdì 25 ottobre 2013

mercoledì 2 ottobre 2013

mercoledì 18 settembre 2013

martedì 10 settembre 2013

Tutto domani

Ho smesso di pensarti ormai
Ma faccio sogni strani
Mi specchio e c'e' un estraneo
Che ha ancora le mie mani
Che come dei diamanti
Schieravi su di te
Pronta a far progetti per noi.

Rimandavamo sempre tutto a domani amore
Per esser sempre quello che vuoi
E non finire mai
Non finire mai
Non finire mai

Se questo e' il tempo che si ha
Mettiamo una distanza
Dalla citta', dai numeri,
Dal freddo della stanza
Voglio la tua bocca
Ma mi passera'
Prima che si apra per me .

martedì 27 agosto 2013

Bisogni Indotti

Una tra le persone che mi sono state accanto quando più ne avevo bisogno, mi ha detto una cosa interessante riguardo al costruirsi una famiglia.
Secondo lei, l'istinto materno in una donna non esiste. Punto. Stop. 
Quando due persone decidono di fare un figlio - perchè è una decisione - lo fanno per esprimere al massimo l'amore e il rispetto reciproco che provano l'uno verso l'altro.

E' un concetto molto bello in teoria. Ma è, appunto, solo un concetto, un'idea.
Perchè quello che vedo intorno a me, non è questo. E non penso di essere troppo cinica o arida. 
Le persone fanno figli perchè sono gli altri a deciderlo, o meglio il loro senso comune. 
Le convenzioni - sì, nel 2013 si parla ancora di convenzioni - prevedono che raggiunta una certa età, tu debba necessariamente "sistemarti". 
Avere un lavoro stabile è ancora un'idea a cui ci attacchiamo disperatamente, senza renderci conto che non è possibile di questi tempi. Non siamo negli anni 70, non siamo i nostri genitori. Il contratto a tempo indeterminato o meglio ancora, l'impiego statale, non è un'opzione realistica.
Se però hai avuto la fortuna di trovare un lavoro 10 anni fa, è possibile che tu ce l'abbia ancora, quindi passiamo alla seconda convenzione: il matrimonio. 
Eh già, perchè se hai un lavoro stabile ma non hai un compagno sei uno sfigato. 
Quindi se ce l'hai, devi necessariamente metterlo nero su bianco, perchè la convivenza è ancora guardata con sospetto, o comunque non è ritenuto un modo di vivere degno e responsabile, visto che ancora oggi non è riconosciuto da nessuna istituzione. 
E soprattutto la burocrazia e la sanità per prime ti rendono la vita più cara e salata se non condividi la tua vita nel bene e nel male con qualcuno.

Arriviamo alla terza e ultima, ma non meno importante, convenzione. 
Quando due persone sono ormai sposate devono necessariamente fare un figlio. 
E qui ritorno al mio pensiero iniziale. Si sceglie di far venire al mondo un altro individuo, noncuranti magari della propria situazione economica o sentimentale precaria, non per esprimere un sentimento profondo nei confronti del proprio compagno, ma piuttosto perchè è l'insieme delle prime due convenzioni a spingerci. 
L'idea di essere sulla trentina e di non aver ancora procreato ci preoccupa e anche i più restii alla fine rinunciano alle proprie convinzioni. 
E tutto questo viene catalogato come "istinto materno" o "voglia di una famiglia".
Anche le persone più razionali o critiche vengono ingannate.
Mi dispiace per voi, ma non è una scelta ponderata, è solo il senso comune che lo vuole. 









domenica 21 luglio 2013

I trentenni fanno progetti
vanno a vivere insieme
si sposano
fanno figli.
Io invece
che di anni 
ne ho già 32
riesco solo a mettermi
in situazioni del cazzo.

mercoledì 26 giugno 2013

Voglio una vita piccola

Voglio una vita piccola 
come un germoglio, 
come la capocchia di uno spillo. 
Così piccola che ti ci devi mettere d'impegno per vederla. 
Voglio una vita in cui non ci sono mail, 
sensi di colpa, 
traffico. 
Voglio una vita piccola e lenta. 
Che sa di fili d'erba e di asfalto bagnato, 
di nuvole che si rincorrono 
e di torte appena sfornate. 
Una vita piccola
da affrontare  
con occhi grandi e curiosi.
Non di certo questa.


sabato 22 giugno 2013

Ancora 
dopo due anni,
mi regali sempre
tante
tantissime emozioni.
G
r
a
z
i
e

giovedì 13 giugno 2013

Il lavoro debilita l'uomo.

Io non voglio lamentarmi perchè odio le persone che si lamentano continuamente.
Soprattutto odio dovermi lamentare del lavoro, so benissimo com'è l'Italia di questi tempi, sono cosciente del fatto che per tantissime persone un lavoro non c'è.
Detesto profondamente anche chi mi dice: "Beh? Di cosa ti lamenti, scusa? Baciati i gomiti tu che un lavoro ce l'hai!". Brividi e fastidio.
Sì, è vero. Io un lavoro ce l'ho. Ma è decisamente sottopagato e con prospettive di vita annuali. Questo sarebbe il lavoro di cui non dovrei lamentarmi?
Guido da una parte all'altra della provincia mediamente per 4 ore al giorno, faccio circa 1000/1200 km ogni mese e quando non bestemmio contro qualche camionista sono piantata davanti a un pc anche di sera e nei fine settimana a perdere diottrie (tra l'altro dopo un intervento molto costoso per recuperarne). 
Ho mal di schiena, ho un ginocchio sublussato, se mi ammalo il mio lavoro si accumula e mi pento immediatamente di aver perso troppi giorni perchè ho avuto l'influenza. 
Soprattutto te lo fanno notare con indifferenza, velatamente. 
Eh sì, perchè dove lavoro io non si parla mai chiaro. 
Sono tutti giovani, sorridenti e felici di essere lì, figurati, che sarà mai, riposati in tranquillità e poi facciamo il punto. Intanto poi ho il doppio delle cose da fare.
Le persone che stanno sopra di me non hanno la minima idea di come si organizzi coerentemente un processo di lavoro che sia degno di questo nome, annegano in un bicchier d'acqua e ti fanno perdere ore di vita con stronzate burocratiche che complicano solo la vita, ogni giorno cambiano le carte in tavola, fanno aggiustamenti, comunicazioni, aggiornamenti.
Tanto la faccia ce la metto io..
Parlo continuamente di lavoro, con i colleghi, a casa, faccio addirittura degli incubi.
Il venerdì sono stanca morta e lunedì è come se non avessi nemmeno fatto uno stacco di due giorni.
E se per caso manifesto troppo dissenso, allo scadere del contratto me ne fanno uno più corto o peggio ancora mi lasciano a casa. Di gente che ha bisogno di lavorare ce n'è fin troppa.

E certo. Devo proprio baciarmi i gomiti.
Il prossimo che prova a dirmi questa frase, viene mandato affanculo diretto e in malo modo. 
Siete avvisati.



giovedì 30 maggio 2013

Sono stanca di essere stanca.

Sono stanca di iniziare la settimana e sentirmi più stufa di prima, sono stanca di non vedere l'ora che arrivi il venerdì. 
Sono stanca di non riuscire ad avere un minuto per me, che anche se ce l'avessi lo passerei a dormire o a nutrirmi.
Sono stanca, ma così stanca, di una stanchezza quasi atavica.
Vorrei fare tutto con più calma, come anni fa, mi rendo conto di rincorrere le ore i giorni le settimane che tra un po' saranno anni e nemmeno me ne sarò accorta.
Un battito di ciglia e siamo già nel 2014.
Un battito di ciglia e avrò già 40 anni e sarò ancora qui, a correre come un pollo senza testa.

venerdì 26 aprile 2013

È bello fermarsi
a guardare indietro
e provare finalmente
sollievo.

domenica 14 aprile 2013


Dal "Vuoi che arrivi un po' più presto?" al "Forse è meglio se ci vediamo domani".
Come ti cambia in peggio una domenica - e sottolineo domenica - già partita male.
Ed è subito lunedì.

sabato 2 marzo 2013

Brand New Life

Per una volta nella mia vita
so benissimo chi sono
e come voglio vivere.
Problemi?

sabato 23 febbraio 2013

“Sixsmith, salgo i gradini dello Scott Monument ogni mattina, e tutto diventa chiaro. Vorrei poterti far vedere tutta questa luminosità... non preoccuparti, va tutto bene, va tutto così perfettamente maledettamente bene. Capisco ora che i confini tra rumore e suono sono convenzioni. Tutti i confini sono convenzioni, in attesa di essere superate; si può superare qualunque convenzione, solo se prima si può concepire di poterlo fare. In momenti come questi, sento chiaramente battere il tuo cuore come sento il mio, e so che la separazione è un’illusione. La mia vita si estende ben oltre i limiti di me stesso.”

venerdì 1 febbraio 2013

1 Febbraio 2013

Oggi si va avanti. Sul serio. 
So di averlo già detto diversi mesi fa. Ma in quel momento era una frase che ripetevo a me stessa come un mantra. 
Lo facevo per restare in piedi, per andare avanti. 
Oggi si cambia veramente vita e quello che è stato diventa un ricordo. Per me ora c'è una nuova casa, una persona bellissima e la mia Mila.
Oggi ho cancellato l'ultimo rimasuglio di te con una passata di diluente, ma non ce l'ho fatta al  pensiero che questa frase si perdesse nei meandri della mia testa, perciò l'ho immortalata.
Voglio un'immagine tenera con cui archiviarti.
Voglio ricordarci così.