domenica 3 novembre 2013

Rivedo le tue lettere d’amore
illuminata adesso da un distacco,
senza quasi rancore.
L’illusione era forte a sostenerci,
ci reggevamo entrambi negli abbracci,
pregando che durassero gli intenti.
Ci promettemmo il sempre degli amanti,
certi nei nostri spiriti divini.
E hai potuto lasciarmi,
e hai potuto intuire un’altra luce
che seguitasse dopo le mie spalle.
Mi hai resuscitato dalle scarse origini
con richiami di musica divina,
mi hai resa divergenza di dolore,
spazio, per la tua vita di ricerca
per abitarmi il tempo di un errore.
E mi hai lasciato solo le tue lettere,
onde io le ribevessi nella tua assenza.

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